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BlogRubrica di Alimentazione #6: qualche altra osservazione sul cibo concentrato

Oggi è la Giornata Mondiale dell'Alimentazione: una giornata di riflessione sul grande tema della fame nel mondo. Si stima infatti che 795 milioni di persone oggi sofranno la fame, ma per fame non si intende solo l'assenza di cibo, ma anche la MALNUTRIZIONE, l'assenza di vitamine e nutrienti che permettono ad una persona di vivere in modo sano.

Questa rubrica di alimentazione intende fornire suggerimenti ad alunni e famiglie dell'Istituto Leopardi di Padova per una alimentazione più corretta. Si ritiene infatti che il cibo giusto favorisca non solo la salute, bensì anche l'apprendimento. E i casi di cattivo funzionamento dell'apparato digerente, fra i giovani, sono in aumento.

Inoltre, poiché si tratta pur sempre di informazioni scientifiche, la rubrica concorre alla formazione scientifica degli allievi dell'Istituto.

Qualche altra osservazione sul cibo concentrato
Il cibo concentrato è stato una straordinaria invenzione dell'uomo (del neolitico), perchè lo ha sottratto dalla ricerca continua di cibo Il cibo concentrato esisteva anche durante il paleolitico, quando ancora non si praticava l'agricoltura e l'allevamento. Cereali, uova, carne pesce si trovavano anche durante il paleolitico, ma il loro consumo era molto più raro. Altro cibo concentrato presente nella dieta dell'uomo antico era costituito da semi. Oggi vi sono alcuni semi che possono ricordare quelli consumati dai nostri avi: noci, nocciole, mandorle, pistacchi, arachidi, anacardi, semi di zucca eccetera sono un cibo concentrato. Ma i semi si trovano e si trovavano in misura meno abbondante rispetto agli altri vegetali. Se ne mangiavano pochi perchè se ne trovavano pochi. Nel nostro tempo non si deve fare l'errore di sostituire il cibo concentrato della nostra società mangiando in quantità noci e nocciole e mandorle. Sempre di cibo concentrato si tratta e dunque da mangiare con parsimonia. Non tanto per una questione di calorie, quanto perchè era un cibo sporadico nella dieta dei nostri progenitori. Grandi quantità di questi cibi concentrati, anche se sono vegetali, non sono salubri. Un accorgimento: per inserire cereali nella nostra dieta è conveniente diluirli entro una grande insalata.

Il cibo diluito ha il vantaggio di avere una gran quantità d'acqua e dunque di diminuire la quantità d'acqua da bere. Viene anzi il sospetto che l'uomo del paleolitico non bevesse granchè, perchè beveva soprattutto dell'acqua dei vegetali (che sia questa la migliore acqua da bere?). Per finire: se si vuole mangiare cibo concentrato bisogna diluirlo. Tecniche per diluire il cibo concentrato sono per esempio la cottura dei cereali: si reintegra l'acqua perduta. Un piatto di pasta cruda (70g) sembra poca cosa, ma dopo cottura è una porzione dignitosa. Così come un piatto di riso. Viceversa, quando la verdura si cuoce si perde acqua e pertanto si concentra il cibo: da diluito si passa a concentrato.

Prof. Diego Marchetti

Un'idea di India