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BlogRubrica di Alimentazione #10: The China Study

Questa rubrica di alimentazione intende fornire suggerimenti ad alunni e famiglie dell'Istituto Leopardi di Padova per una alimentazione più corretta.Si ritiene infatti che il cibo giusto favorisca non solo la salute, bensì anche l'apprendimento. E i casi di cattivo funzionamento dell'apparato digerente, fra i giovani, sono in aumento. Inoltre, poiché si tratta pur sempre di informazioni scientifiche, la rubrica concorre alla formazione scientifica degli allievi dell'Istituto.

The China Study
The China Study è il titolo di un’opera ponderosa di Colin Campbell.
Contiene uno studio ampio e completo sul forte legame fra ciò che mangiamo e le malattie. Campbell dice: “Le cause di tutte le malattie sono tre: colazione, pranzo e cena.
Si tratta di uno studio durato trent’anni, che ha coinvolto anche ricercatori cinesi (Junshi Chen) e inglesi. Si basa su ricerche di laboratorio, ricerche epidemiologiche, ricerche trasversali e longitudinali. The China Study dimostra il legame fra ciò che mangiamo e il cancro e le malattie più diffuse del nostro tempo, come diabete, infarto, ictus, malattie auto-immuni, sindrome dis-metabolica eccetera.

Il risultato più importante e assolutamente nuovo della ricerca è il seguente: il consumo di proteine animali è una delle principali cause delle malattie più gravi del nostro tempo. Dagli studi di Campbell si ricava che un consumo di proteine animali superiore al 8-10% delle calorie giornaliere favorisce le malattie suddette. Le proteine vegetali non danno lo stesso risultato di quelle animali. Si tratta di un’opera fondamentale. La più importante opera sulla nutrizione del XX secolo. Campbell fu per anni un nutrizionista (Cornell University) che asseriva l’importanza delle proteine animali nella dieta. Proveniente da una famiglia di allevatori e pienamente immerso nella cultura occidentale e statunitense riteneva che il problema dei bambini denutriti fosse un insufficiente apporto di proteine (e in particolar modo di proteine animali) nella dieta. Ma una ricerca svolta per conto del governo Usa nelle Filippine e la conoscenza di una ricerca di studiosi indiani, lo portò a dubitare del proprio assunto.

Dopo aver svolto numerose altre ricerche giunse alle seguenti conclusioni (basate su 750 lavori citati nel suo libro):
1. Le sostanze chimiche presenti nell’ambiente non sono la causa principale del cancro.
2. L’ereditarietà non è il fattore predominante nell’origine e nello sviluppo delle malattie.
3. Il controllo ossessivo di grassi, carboidrati, colesterolo e grassi omega-3 non dà come risultato una buona salute.
4. Vitamine e integratori alimentari non possono risolvere da soli i problemi di salute.
5. Farmaci e chirurgia non curano le malattie da cui siamo affetti.
6. I medici non sanno cosa consigliare per rimanere in buona salute.
7. Un cambio di dieta può produrre la guarigione del diabete.
8. Dieta e stile di vita possono guarire le malattie cardiache.
9. Il cancro al seno è correlato a una situazione ormonale alterata, determinata dal cibo che mangiamo.
10. Il consumo di latticini aumenta il rischio di cancro alla prostata.
11. I calcoli ai reni possono essere prevenuti.
12. Il diabete di tipo 1 (quello dei bambini) dipende dallo stile di vita e dall’alimentazione.
13. Ictus, morbo di Alzheimer, osteoporosi, obesità, cecità posso essere prevenute.

In conclusione: la sana nutrizione è la vera medicina del futuro. Nel libro di Campbell vengono citati i lavori di Cousens sul diabete e di Ornish ed Esselstyn sulle malattie cardiache, malattie curate attraverso la dieta. Campbell si chiede anche perché queste informazioni, ampiamente comprovate dalla ricerca scientifica, non sono conosciute dal grande pubblico. Conclude affermando che curarsi e guarire con una corretta alimentazione va contro gli interessi dell’industria farmaceutica, che finanzia (in Italia) il 90% delle spese di ricerca sui farmaci. Dai risultati della ricerca emerge una dieta chiamata Vegetale e Integrale, che vuole distinguersi da dieta vegetariana e dieta vegana: per l’accento posto sulla integralità e per il sostanziale rifiuto di tutte le lavorazioni industriali degli alimenti.

Per concludere ci piace citare ancora quattro principi che sintetizzano le originali idee di Campbell.
- Il primo è che l’alimentazione rappresenta le attività combinate di numerosissime sostanze nutritive, che solo nella loro relazione favoriscono il mantenimento della salute. Ogni tentativo di separarle in parti, non dà luogo a un nutrimento equivalente, perché l’intero è più grande della somma delle sue parti.
- Il secondo è che i cibi di origine animale non contengono quasi sostanze nutritive che non siano meglio fornite dalle piante. Ecco perché l’alimentazione umana deve essere vegetale.
- Il terzo: l’alimentazione che previene la malattia negli stadi iniziali può anche arrestare o far regredire la malattia negli stadi successivi. Importanti i suoi esperimenti di laboratorio nell’indurre il cancro e poi favorirlo o farlo regredire con la dieta. Infine: i geni non determinano da soli la malattia, funzionano solo se vengono attivati. La nutrizione riveste un ruolo decisivo nel determinare se attiveremo i geni della salute o quelli della malattia.

Colin Campbell ha pubblicato nel 2013 un secondo testo: Whole. Vegetale e integrale, che getta le basi di una nuova scienza della nutrizione.
Molto interessante per le riflessioni su scienza, società civile, conflitti d’interesse, sistemi di manipolazione delle informazioni. In pratica prefigura un nuovo modo di fare scienza in sistemi complessi come la nutrizione. The China Study è un libro che non può mancare nella biblioteca di chi vuole occuparsi di alimentazione in modo consapevole.

Prof. Diego Marchetti

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